Sicurezza dei materiali da stampa

Pubblicato il 1/27/23

L’utilizzo dei prodotti di comunicazione per allestimento di fiere, aeroporti, uffici, palestre, ospedali e, in generale, luoghi pubblici, sono sottoposti a normative sempre più stringenti. Esistono diversi regolamenti a seconda del tipo di prodotto e del tipo di applicazione a cui sarà destinato.

REAZIONE AL FUOCO
La prima importante certificazione che la maggior parte dei materiali da allestimento ed advertising dovrebbero possedere è quella della reazione al fuoco.

Il DM 03/08/2005 definisce la reazione al fuoco come “la misura di protezione passiva che esplica i suoi principali effetti nella fase di prima propagazione dell’incendio, con l’obiettivo di limitare l’innesco dei materiali e la propagazione stessa dell’incendio. Essa si riferisce al comportamento al fuoco dei materiali nelle effettive condizioni finali di applicazione, con particolare riguardo al grado di partecipazione all’incendio che essi manifestano in condizioni standardizzate di prova”.

È una caratteristica che possiedono tutti i materiali, e viene espressa con classi di reazione al fuoco (italiane ed europee).

La classificazione tedesca secondo la norma DIN 4102 classifica i materiali da costruzione distinguendo tra materiali ininfiammabili e materiali infiammabili. Questi ultimi sono poi suddivisi in tre classi distinte: autoestinguenti, combustibili ed infiammabili. I materiali che sono conformi a questa normativa con classe B1 si classificano come materiali da costruzione ignifughi: ciò vuol dire che la combustione si può verificare solo con il contatto diretto di una fonte calorica, e che si dovrà spegnere appena viene rimossa tale fonte.

Anche la norma europea DIN EN 13501-1 classifica i materiali e gli elementi da costruzione in classi di reazione al fuoco. Questa classificazione europea prevede la classificazione anche dei fumi (“s”) e del gocciolamento (“d”): in particolare, la classificazione va da 0 (che significa che il fenomeno è assente) a 3 (cioè il fenomeno è elevato) per entrambe le caratteristiche. Un materiale che viene classificato con B-s1, d0 ha un grado sprigionamento del fumo basso e un gocciolamento nullo.

È importante ricordare che in Italia, nonostante sia presente una classificazione europea, è necessaria un’omologazione nazionale. Una comparazione tra le classi italiane ed europee non è possibile, poiché i metodi di valutazione sono diversi: tuttavia, il D.M. 15 marzo 2005 (G.U. n.73 del 0/03/2005) introduce le tabelle 2 e 3, grazie alle quali è possibile assimilare la classificazione europea del materiale alle classi italiane. In questo modo, è possibile applicare le leggi che richiedono una determinata reazione al fuoco.

RESISTENZA ALLO SCIVOLAMENTO
Questo tipo di certificazione riguarda soprattutto i prodotti da pavimento. Adesivi e laminazioni che servono da guida negli ospedali, nelle fiere, negli aeroporti, nelle piscine, ecc… sono molto utili quando aiutano i passanti ad indicare la strada e a renderla molto evidente. Tuttavia, il rischio di scivolare su pellicole stampate è sempre dietro l’angolo, e per questo viene sempre più richiesto che i materiali applicati a pavimento abbiano questo tipo di certificazione.

La classificazione secondo la certificazione tedesca DIN 51130 stabilisce le caratteristiche dei pavimenti dove è previsto il passaggio degli utenti con le calzature. La verifica si fa con una prova per cui una persona, che indossa un particolare tipo di scarpa, cammina in salita ed in discesa sopra un macchinario sul quale viene messo un campione del pavimento cosparso con un olio lubrificante per motori; si misura l’angolo preciso in cui questa persona non è più in grado di stare in equilibrio e si assegna il grado di rischio di scivolamento (R): più è elevato il grado di inclinazione maggiore è il rischio di scivolamento.

I materiali autoadesivi che generalmente vengono applicati nelle zone citate all’inizio di questo paragrafo, e che potete trovare presso DPI Italia, hanno le seguenti sigle:
• R9: superfici con aderenza normale (ad es., materiali indicati per ristoranti, negozi, ospedali, ...)
• R10: superfici con aderenza media (ad es., materiali indicati per cucine e cantine)
• R11: superfici con aderenza forte (ad es., materiali indicati per cucine più grandi e luoghi bagnati)
• R12: superfici con aderenza molto forte (ad es., materiali indicati per siti aziendali molto grandi dove si usano oli, cucine aziendali e universitarie o luoghi per la produzione di alimenti ricchi di grassi).

CONTATTO CON LA PELLE
L’ultima tipologia di certificazione che presentiamo in questo articolo riguarda la OEKO-TEX STANDARD 100: se un articolo in tessuto porta l'etichetta STANDARD 100, significa che è stato testato per sostanze nocive e che il prodotto è quindi innocuo per la salute umana. Il tessuto viene testato prendendo in considerazione numerose sostanze regolamentate e non regolamentate, che possono essere dannose per la salute umana.

In base all’utilizzo previsto, un gruppo di articoli può venire classificato come segue:
• Classe di prodotto 1: questa classe di prodotto include prodotti per neonati e ha i requisiti e i valori limite più severi
• Classe di prodotto 2: questa classe di prodotto include prodotti a contatto con la pelle. Comprende articoli che vengono in larga misura a diretto contatto con la pelle, come camicette, camicie, biancheria intima, materassi, ecc.
• Classe di prodotto 3: questa classe di prodotto include prodotti senza contatto con la pelle. Ciò copre gli articoli che hanno un contatto minimo o nullo con la pelle, come giacche e giubbotti, cinture, ecc.
• Classe di prodotto 4: questa classe di prodotto include materiali decorativi. Copre tutti gli articoli, compresi i prodotti iniziali e gli accessori utilizzati per l'arredamento, come tovaglie, tende, tessuti per tappezzeria, ecc.


Fonti:
www.consulenteantincendio.it
www.gazzettaufficiale.it

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